La Croazia festeggia il suo ingresso nell' UE


Migliaia di persone si sono riuniti ieri sera a Zagabria e in altre città per festeggiare, in  presenza di leader politici nazionali e internazionali, l'adesione della Croazia all'Unione Europea avvenuta lunedì.
"Molte persone hanno collaborato per realizzare cambiamenti significativi nella struttura delle leggi e dei valori," ha detto il Presidente Ivo Josipovic davanti ai circa 170 ospiti di una cena tenutasi ore prima. "Momenti come questi non si vivono sempre", ha sottolineato.
Il primo ministro Zoran Milanovic ha rifiutato il paragone dell'entrata della Croazia  nell'Unione Europea come quello dell'approdo ad una nave che sta affondando, dato che tanto il Paese balcanico, quanto il blocco regionale, stanno soffrendo problemi economici.
 "La presenza di tutti voi mi riempie di orgoglio e mi ispira a sollevare questo calice con la convinzione, ancora più forte, che è mezzo pieno e non mezzo vuoto, ha detto durante il brindisi. Tra gli ospiti 29 capi di stato e di governo,  leader europei e funzionari di decine di Paesi, così come tutti i presidenti e i primi ministri croati dall'indipendenza del Paese, avvenuta 22 anni fa.
Unica eccezione il due volte primo ministro Ivo Sanader, il quale sta scontando una condanna a dieci anni di carcere per corruzione e che è anche in attesa di ulteriori sentenze. Gli alti funzionari si sono uniti alla folla che ha festeggiato nella piazza centrale di Bana Jelacica.
Migliaia di persone hanno  ballato e cantato con le band che hanno suonato su palchi caratterizzati da un ampio impiego di misure di sicurezza. Si sono tenuti concerti simili a Spalato, Zara, Vukovar, Varazdin e in altre città.
Un ingresso non esente da dubbi
Mentre il governo della Croazia accoglie l'inclusione del Paese come ventottesimo membro UE come un segnale del fatto che il Paese ha compiuto con i requisiti richiesti, aumentano i dubbi circa la sua effettiva preparazione. Molti croati considerano che questo passo migliorerà la loro vita.
In giornata i capi di Stato e di Governo croati hanno festeggiato, attraverso una sessione estiva del Parlamento, l'adesione all'UE.  Circa 350 rappresentanti della politica, della società civile e delle comunità religiose hanno partecipato alla sessione speciale.
  "Con l'adesione è stato  raggiunto un obiettivo generazionale che si propone come una svolta per lo sviluppo della Croazia", ha detto il Presidente Josipovic. È stato il nostro obiettivo nazionale, con cui tutti i partiti erano d'accordo." "Non ci sono scuse", ha detto il primo ministro Milanovic. "Il nostro successo è solo nelle nostre mani".
"Ciononostante il Paese non guarderà con arroganza al resto delle nazioni dei Balcani che ancora non fanno parte dell'UE", ha promesso Milanovic. Piuttosto, l'ex Repubblica jugoslava si proporrà come "garante dei suoi vicini che aspirino ad aderire all'Unione Europea", ha detto.

CP (dpa, afp, rtr)

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